La tecnologia corre spedita verso sempre nuove e più efficienti soluzioni nel campo delle energie pulite. Si sperimentano sistemi che occupano meno spazio e rendono di più. La soluzione innovativa di Aeromine genera fino al 50% in più di energia rispetto alle soluzioni solari equivalenti raccogliendo la migliore fonte di energia rinnovabile disponibile. Basta una singola unità di “mini-eolico” per produrre l’energia di 16 pannelli fotovoltaici. “Aeromine funziona nelle condizioni meteorologiche più estreme e produce energia quando la domanda di energia è maggiore – promettono i costruttori – Il design aerodinamico brevettato di Aeromine cattura e amplifica il flusso d’aria della costruzione a velocità del vento fino a 5 m.p.h., simile ai profili di un’auto da corsa. A differenza delle turbine che richiedono pale del rotore rotanti e molte parti mobili, rendendole soggette a problemi di manutenzione, la soluzione Aeromine immobile e durevole genera più energia in meno spazio. Aeromine è progettato per l’installazione su edifici con grandi tetti piatti come magazzini e centri di distribuzione; impianti di produzione; edifici per uffici, sviluppi residenziali plurifamiliari; vendita al dettaglio Big Box”.
“Comprendendo il potenziale non sfruttato dell’energia eolica e le limitazioni delle opzioni energetiche esistenti sul tetto per catturarla, i fondatori di Aeromine hanno immaginato una soluzione migliore che sarebbe stata molto più produttiva – spiega sul sito ufficiale, David Asarnow, CEO e cofondatore – Dopo una significativa ricerca e sviluppo, hanno creato la tecnologia brevettata di profilo al volo dietro Aeromine. La tecnologia è un importante balzo in avanti rispetto alle turbine eoliche distribuite legacy che non sono adatte alla maggior parte delle applicazioni sul tetto. I fondatori di Aeromine hanno creato un modo molto più efficace per sfruttare anche il vento moderato per creare energia per grandi edifici a tetto piatto come magazzini, data center, uffici e condomini”. Il sistema Aeromine utilizza il vento per creare una depressione fra due lame parallele non mobili: un meccanismo che è poco invasivo e silenzioso che rappresenta una importante alternativa per valorizzare la grande risorsa energetica rappresentata dai venti. È il tempo di rimboccarsi le maniche e mettere in campo tutti i nuovi sistemi che ci accompagneranno velocemente verso l’agognata indipendenza energetica.