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Anche i maiali possono produrre energia pulita: l’esempio di un allevamento che trasforma i liquami in “oro”

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MONFERRATO (ALESSANDRIA) – Abbiamo così tante possibilità di produrre energia pulita da tutta una serie di elementi naturali e animali che sembra così assurdo ritrovarci oggi a dipendere dal gas russo! Abbiamo l’energia del vento, del sole, delle acque, dei rifiuti e persino quella prodotta dagli allevamenti non intensivi di animali. Sì, c’è anche quest’ultima possibilità. Gli esempi di aziende virtuose che sfruttano l’energia prodotta dagli animali di allevamento sono ancora poche. Tra le aziende “green” da imitare ritroviamo l’allevamento di suini rilevato nel 1998 da Paolo Rota, agricoltore di 53 anni: oggi è un fiore all’occhiello dell’Italia che produce puntando sul verde. A Camagna Monferrato, un piccolo paesino delle colline piemontesi non si spreca energia: l’allevamento di maiali è uno dei cinque in Italia di genere “triplo negativo”: una qualifica che indica animali privi di patologie invalidanti. Questo significa che gli animali non assumono antibiotici di massa come certi allevamenti intensivi. I maiali gestiti dal coltivatore diretto Rota non sono solo una ricchezza gastronomica, ma anche energetica.

La trasformazione è cominciata con lo smantellamento di tutti i tetti in amianto, quando è stata rilevata l’impresa agricola, sostituendoli con tetti coibentati. Poi, è stato installato l’impianto fotovoltaico per garantire l’autosufficienza all’impresa. Quindi il titolare ha deciso di realizzare anche un impianto di biogas, da 63 KWT di energia e 80 KWT termici, utilizzando il liquame dei maiali. Il calore prodotto dalla cogenerazione viene utilizzato per riscaldare la casa e gli allevamenti: le vasche dei liquami sono state coperte. Non c’è un impatto odorigeno pesante come negli altri allevamenti: non entra acqua e non escono odori e gas. Ma non è tutto: c’è un piccolo impianto di separazione degli escrementi, la parte solida è impiegata per concimare 100 ettari di campi, dove crescono cereali, piselli e soia. Tutto è pensato per garantire un equilibrio green all’ambiente circostante: ai margini dei terreni, vengono seminate le essenze amiche delle api, come la facelia e il grano saraceno (che ha una fioritura prelibata per le api). Tutti i prodotti dell’azienda vengono venduti a chilometro zero. La possibilità di allevamenti green è reale: tutti possono “rinascere” con le proprie attività.