Biogreenitaly premia Grana Padano, primo formaggio al mondo per sostenibilità, ricerca e sviluppo: una storia lunga mille anni

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Il Grana Padano dop è stato incoronato primo al mondo per sostenibilità ricerca e sviluppo. È il formaggio più green è più antico che ci sia, con una tradizione millenaria. Ieri il consorzio con mille anni di storia ha ricevuto l’alto riconoscimento recapitato al presidente Renato Zaghini per l’alta qualità e per l’eccellenza sviluppata dai suoi consorziati, che hanno sempre un cuore più sensibile alle tematiche ambientali. A ritirare la “Bio safety certification” il direttore generale Stefano Berni. Legambiente con oculatezza e, dopo un attento studio, ha inserito il concorso Grana Padano tra i formaggi leggendari: 1000 anni di longevity biogreen Italy, riconoscendo lo sforzo ecologista. Oggi sappiamo che oltre a mangiare un prodotto di altissima qualità sempre più consumatori puntano su questo brand anche perché rappresenta una garanzia di sostenibilità ambientale, solidarietà e benessere animale. Il consumo etico avanza.

L’impegno di una delle maggiori DOP italiane è vasto, dura da molto tempo e vanta una filiera molto ampia (129 produttori, 153 stagionatori e 160 tra confezionatori e grattugiatori nelle regioni dettate da disciplinare). Il Consorzio punta sul benessere delle vacche produttrici del latte destinato al Grana Padano, garantisce il rispetto dell’ambiente, divulga le best practices per migliorare il benessere della persona e prevenire l’insorgere di malattie, sostiene progetti umanitari in Paesi in via di sviluppo, punta sul risparmio energetico e sulle rinnovabili, investe in ricerca per soluzioni produttive sempre più green. 

Le mucche da cui si produce il latte per questo famoso formaggio devono essere sane e stare bene, non trattate come macchine: tutti i produttori nelle quasi 5000 stalle sono obbligati a comportamenti virtuosi e sostenibili, garantendo il benessere degli animali. I controlli interni sono inflessibili e le regole rigidissime: così si difende una tradizione millenaria che tiene alta la bandiera del “Made in Italy”.

Almeno un altro 10% di stalle di pianura mandano gli animali al pascolo e un ulteriore 30% ha il paddock all’aperto dove le vacche se vogliono possono stabulare liberamente. L’alpeggio e il pascolo sono pratiche irrinunciabili per una parte dei consorziati. È per questo motivo, ma anche per un impegno costante e crescente nel campo della sostenibilità, che Biogreenitaly con i suoi esperti ha deciso di conferire un riconoscimento a questo grande brand italiano.