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Bollette sempre più su, cittadini nelle mani degli speculatori, l’Italia green non decolla. Intervista al presidente Adusbef, Antonio Tanza: “Il governo deve bloccare gli sciacalli”

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ROMA – I costi delle bollette energetiche stanno affondando imprese e famiglie. Nonostante ci sia la buona notizia del prezzo stabile per il prossimo trimestre, gli aumenti ci sono già stati e hanno fatto danni enormi. Il guaio è che questo inverno si attendono ulteriori aumenti se i governi non riusciranno a frenare la speculazione e a incanalare i propri paesi verso un’indipendenza energetica fatta di fonti rinnovabili e collaborazione tra Stati sovrani. Anche l’Italia green non decolla, perché siamo stati costretti a concentrarci troppo sulla ricerca di gas alternativo a quello russo e, intanto, a Roma si punta sull’inceneritore. Gli speculatori sembrano avere vita facile nel Belpaese. Abbiamo chiesto al presidente nazionale di ADUSBEF, l’avvocato Antonio Tanza, qual è la situazione attuale e quali sono le prospettive future.

Presidente, le imprese sono alla canna del gas, le famiglie hanno perso potere d’acquisto: quali azioni state mettendo in campo come associazione di consumatori?

“I prezzi di luce e gas sono un amento con effetti dirompenti sulle bollette energetiche. Le associazioni dei consumatori accolgono positivamente gli aggiornamenti ARERA, con prezzi stabili nel prossimo trimestre. Ma siamo consapevoli che la stangata già c’è stata e le ripercussioni sulle bollette ammontano a migliaia di euro, con una serie di danni che riguardano tutta l’economia italiana. Il mancato aumento è una buona notizia, ma è solo un ‘miraggio’, infatti continuano a pesare i rialzi record dei trimestri precedenti. Ce ne saranno altri in futuro. Le bollette restano da infarto e continuano a far collassare i bilanci di tante famiglie e imprese. Assistiamo inermi alle chiusure e ai tagli di tante aziende e alla perdita di tanti posti di lavoro. L’Adusbef è scesa in piazza con varie iniziative, come la ‘Manifestazione delle Pentole vuote’ contro il carovita e altro. Siamo presenti in tutti i tavoli, ma la lotta è quella di Sansone contro Golia. Ci sono lobby potentissime contro. Continueremo a lottare con la consapevolezza che il popolo determinato e unito vince sempre”.

Il 25 settembre ci sarà un appuntamento importante col nostro futuro. Cosa bisogna chiedere al prossimo governo?

“Il prossimo governo dovrà fare gli interessi dell’Italia e, quindi, degli italiani. Fino ad oggi abbiamo pagato il prezzo di una politica sadica, che ha sanzionato famiglie e imprese italiane portando disperazione e povertà. Mi auguro che il popolo italiano se ne renda conto e il 25 settembre 2022 e strappi un’agenda che ha portato solo fame, fallimenti, disoccupazione, obblighi sanitari intollerabili e tanto malcontento. Senza contare che il debito pubblico è aumentato a livello stratosferico e si guarda ancora alla possibilità di indebitarsi ulteriormente. Non si intravede nessun piano concreto capace di farci voltare, una volta per tutte, pagina”.

Quanto ci stanno guadagnando le lobby energetiche su questa crisi? Il ministro e professore Cingolani, qualche tempo fa, ha parlato di ingiustificata speculazione per quanto riguarda l’aumento del prezzo del gas…

“L’utile netto di ENI, rettificato, è salito a oltre sei volte, cioè 7,8 miliardi di euro rispetto al primo semestre del 2021, che registrava 1,2 miliardi. È ovvio che si sfruttano contratti già consolidati con prezzi già fissati, anche se il prezzo dei contratti del gas agganciati alla borsa di Amsterdam da mesi sono avviati a una dinamica ‘rialzista’. È ovvio che ci sono aziende che stanno facendo i miliardi sfruttando questa crisi è che non hanno alcun interesse a regolarizzare una situazione che è facilmente risolvibile. Tutti vogliono la pace e tutti vogliono la fine di queste sanzioni sadiche, che si ritorcono contro di noi e che stanno portando alla rovina l’Italia e anche altri stati europei”.

Sulla battaglia energetica l’Italia si gioca il futuro, ma è possibile che non riusciamo a frenare gli speculatori?

“La battaglia deve essere portata avanti dal governo che deve bloccare gli sciacalli, cosa che non si è fatta assolutamente col vecchio governo e nemmeno ora. Inutile andare avanti con varie patrimoniali, più o meno occulte, che affondano la classe media già ridotta alla fame. La politica di aumentare la massa dei poveri per poi dare i bonus, l’elemosina da 200 euro per campare, è una politica semidittatoriale, che deve finire. Una democrazia deve dare ricchezza, voltare pagina e chiudere con un passato fallimentare nella politica estera e in quella interna”.

Lei ha fiducia nell’Europa, oppure ci sono troppe lobby ai piani alti?

“L’Europa ha dimostrato la sua incapacità di dare ricchezza e serenità ai propri stati membri. L’Italia ha ceduto sovranità e ha ottenuto in cambio solo denaro in prestito, ma i debiti con il PNRR devono essere restituiti. Un imprenditore già fallito non va a prendersi altri soldi in prestito. L’Europa è un bellissimo sogno che si è trasformato in un incubo”.