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Capannori, in Toscana, è la città con “zero rifiuti”: un modello che brilla in Europa. La comunità pilota dell’economia circolare

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Capannori, in Toscana, nella parte meridionale della provincia di Lucca, è una delle città più green d’Europa grazie a una gestione del rifiuti da record. La città italiana a “zero spreco” è al terzo posto sul podio europeo, dopo le municipalità slovene di Bled e Gorje. La certificazione è stata ottenuta secondo lo standard di Zero Waste Cities di MiZA (Mission Zero Academy), supportato dall’organizzazione no-profit Zero Waste Italy, con una valutazione di 4 punti su 5, che è un risultato mai raggiunto dai comuni certificati. La percentuale raggiunta di racconta è oltre l’80% in una città di 46 272 abitanti distribuiti su 156,60 chilometri quadrati: è uno dei comuni rurali più vasti d’Italia e da oggi ottiene la certificazione standard europea Zero Waste Cities.

Tutto è cominciato 15 anni fa con il Centro di Ricerca Rifiuti Zero, poi è stato fatto un lungo lavoro culturale sulle abitudini nella gestione degli scarti. L’economia circolare applicata alla gestione dei rifiuti sta dando grandi risultati in Toscana. Capannori ha toccato il 81,86% del tasso di raccolta differenziata, molto oltre la media europea che si attesta invece intorno al 48%. Un record se si pensa che i rifiuti residui pro capite hanno raggiunto in totale i 59 kg, circa il 60% in meno della media italiana. Un modello glocal che dev’essere imitato da tutti per raggiungere gli obiettivi della sostenibilità necessari ad affrontare l’emergenza climatica. Quasi tutti i rifiuti rinascono evitando l’incenerimento e, quindi, le emissioni in atmosfera. La certificazione Zero Waste Cities è uno standard di certificazione europeo valutato da enti esterni, ideato e sviluppato dall’organizzazione non governativa Mission Zero Academy e promosso da Zero Waste Europe. In Italia il progetto è supportato dalla no-profit locale Zero Waste Italy.

COMUNITÀ PILOTA

Capannori è stata selazionata a Bruxelles come città-pilota per l’economia circolare. L’amministrazione Menesini, infatti, ha partecipato come Comune a una selezione europea a cui hanno aderito oltre 100 città da tutta Europa ed è stata scelta assieme ad altre città per portare avanti un progetto specifico legato all’economia circolare. Un risultato ottenuto grazie al grande impegno che da anni l’amministrazione comunale porta avanti sul tema del riuso e del riciclo, ed anche grazie alle idee innovative che già sta mettendo in campo per ridurre al massimo il rifiuto indifferenziato.

Basta pensare, infatti, che tra i nuovi obiettivi di Capannori per superare il 95% di raccolta differenziata c’è l’ulteriore potenziamento della lotta all’abbandono dei rifiuti sul territorio, la riduzione significativa della quantità di plastica usa e getta, nonchè la realizzazione di piattaforme per il riciclo di prodotti assorbenti e di selezione dei rifiuti tessili per l’avvio al riciclo, di una rete municipale del riuso e di una Cittadella del riuso sul territorio comunale per promuovere la commercializzazione dei prodotti della rete, insieme alla creazione di Centro del riuso per apparecchiature elettriche ed elettroniche. Accanto a questo, l’amministrazione vuole raggiungere il 70% di autocompostaggio della frazione organica e caratterizzare sempre più Capannori come incubatore europeo di innovazione per trovare nuove soluzioni al riciclo degli scarti di produzione e lavorazione.

“Siamo molto soddisfatti di essere stati selezionati come città-pilota in Europa per un progetto legato all’economia circolare – dice l’assessore all’ambiente, Giordano Del Chiaro –. Scommettere sull’economia circolare oggi, infatti, significa scommettere sul futuro sostenibile, dove la questione ambientale, sociale, ed economica-occupazionale vanno finalmente a braccetto, dando priorità alle persone e alla salvaguardia del territorio. Come Capannori siamo profondamente convinti che sia urgente un cambio di paradigma e quindi un cambio di approccio al tema dell’economia e della sostenibilità, legando le due questioni in modo stretto. Tutto questa sarà possibile se il tema della gestione dei rifiuti continuerà ad essere un progetto di comunità, grazie all’impegno quotidiano di tutti i cittadini come è stato fino ad oggi. Per questo motivo il percorso che ci porterà all’approvazione di un piano di economia circolare vedrà la realizzazione di incontri sul territorio con la cittadinanza e tutti i portatori di interesse con la stretta collaborazione del Centro di Ricerca Rifiuti Zero che sta svolgendo un ruolo fondamentale nel campo dell’economia circolare, che considera il rifiuto non più uno scarto ma una risorsa. Grazie al fatto che Capannori è stata ritenuta idonea ad essere un a città-pilota avremo ancora più occasioni per centrare gli obiettivi fissati”. A breve quindi l’amministrazione comunale presenterà le fasi del progetto alla cittadinanza, in modo che tutte le persone interessate possano dare un contributo. Un esempio italiano da imitare.