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Dal cioccolato artigianale al caffè, dalla pasta al vino: la classifica dell’enogastronomia italiana che svetta nel mondo per qualità, gusto e sostenibilità

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L’italian food and wine  resta saldamente ai primi posti nel mondo: la crescita è continua, il giro d’affari è di circa 60 miliardi. Il marchio Italia e il made in Italy è così apprezzato a livello internazionale che tutti cercano di proporsi come venditori di prodotti italiani tipici, anche se in tanti casi di italiano nei ristoranti all’estero c’è ben poco. Il gusto raffinato, la qualità del prodotto, che esprime le diverse tipicità territoriali e l’attenzione alla sostenibilità rendono l’enogastronomia italiana unica. Negli ultimi anni abbiamo scoperto che gli italiani riescono a primeggiare nel mondo per la produzione di cioccolato artigianale, tanto da fare concorrenza a quello belga per qualità e tradizione, mentre su caffè, tè e spezie abbiamo una lunga storia, riconosciuta anche all’estero. Siamo riusciti a conquistare il mercato internazionale persino col cibo già pronto: un primo da mettere nel forno e da degustare.

È diffusissima la pasta al pesto, semplicemente cuocendola e avendo il sugo a portata di mano in un barattolo: insieme al cioccolato e caffè è il prodotto più venduto, secondo i dati in possesso del governo.
Al secondo posto nell’enogastronomia italiana più venduta nel mondo abbiamo i vini: nella maggior parte dei casi sono produzioni artigianali che esaltano i territori e le peculiarità locali, attente alla sostenibilità e in molti casi biologiche. Ci sono piccoli produttori che dilagano nel mondo: le loro bottiglie viaggiano da oriente a occidente, senza strafare, verso le tavole degli intenditori. Negli ultimi decenni anche la Puglia è il Salento primeggiano. Si pensi a Gianfranco Fino, con le sue vigne prevalentemente coltivate ad alberello pugliese, crescono su terre rosse calcareo argillose, accarezzate dalla brezza proveniente dal mare Ionio e dal caldo sole di Puglia. In giro per il mondo potremo trovare anche il “Graticciaia” Negroamaro IGP delle cantine salentine agricole Vallone. Ma potremmo impiegare mille articoli per nominare tutti i brand salentini, toscani, veneti, piemontesi e di tante altre regioni italiane che affollano il mercato internazionale dando lustro al made in Italy.

Al terzo posto dell’enogastronomia italiana più venduta del mondo abbiamo la pasta, prodotta con metodi sempre più sostenibili e con tecnologie che ne conservano gli alti valori nutrizionali. La pasta è un simbolo del food italiano, quella prodotta artigianalmente è una risorsa fondamentale dei migliori ristoranti nel mondo. Nella classifica dei cibi italiani più venduti nel mondo spiccano anche frutta e verdura al naturale o sotto forma di conserve. I pomodori pelati italiani sono uno dei cibi più famosi al mondo. Svettano nel pianeta i formaggi: mozzarella, parmigiano, grana, gorgonzola e gli altri prodotti caseari sono al sesto posto tra i prodotti più esportati. Al sesto posto troviamo proprio la nostra carne, sia fresca che lavorata come insaccato. Per completare l’elenco che compone la dieta mediterranea, non si può non citare l’olio d’oliva, al nono posto tra i beni più venduti fuori confine. La Xylella sta minacciando questa produzione, che comunque continua a reggere. Il tartufo, il pesto genovese, le salse regionali, la bottarga di muggine, la mozzarella di bufala, la nduja calabrese, il pane fresco di Altamura, lo speck e tanti altri prodotti tipici italiani locali e artigianali continuano a deliziare i palati di milioni di persone. Il biologico avanza, la produzione con sempre meno prodotti chimici, la cura dei territori e l’agricoltura sostenibile sono ormai valori consolidati delle filiere italiane. Siamo sempre più green e sempre più internazionali nel settore enogastronomico.