GALLIPOLI – Ieri, 10 maggio 2022, i responsabili di Legambiente hanno incontrato il sindaco di Gallipoli Stefano Minerva per discutere di un progetto che è stato un successo in tutta Italia. C’è l’idea di dare vita al “Salento bike tour”: un itinerario in bici lungo le straordinarie coste salentine per promuovere in ogni tappa il turismo sostenibile. Il primo cittadino di Gallipoli ha già uno straordinario rapporto con Legambiente: molti progetti ambientali sono stati realizzati in questa meta turistica internazionale. L’Appennino bike tour attraversa 2.600 chilometri di bellezze naturali italiane, dalla Liguria alla Sicilia, alla scoperta di mete rurali tutte da valorizzare e preservare: adesso è venuto il momento di includere nel giro l’inestimabile patrimonio salentino con il “Salento in bike”. La manifestazione che ha valorizzato il territorio prezioso dell‘Appennino, fatto di piccoli comuni, parchi, città d’arte, bellezze naturali e storiche impagabili, mira a estendersi nel Salento per mettere in luce coste e Borghi straordinari.
L’idea è anche quella di valorizzare luoghi meno conosciuti nelle aree interne, sottovalutati, ma ricchi di risorse, per puntare su un turismo slow all’aria aperta e sempre in movimento: un vero elisir di giovinezza. Attualmente sono trecento i comuni attraversati, con 44 tappe, 26 parchi e aree protette: è la più grande pedalata ecologica mai organizzata nel paese, che ha portato in giro per l’Itaia un team di circa 250 ciclisti, affiancato lungo le tappe da associazioni promotrici percorrendo la ciclovia più lunga d’Italia, incrociando piccoli borghi, parchi e territori resilienti.
C’è spazio anche per altre iniziative: oltre 50 sindaci dei centri toccati dal tour infatti, preoccupati dagli effetti del climate change sulle loro comunità, hanno sottoscritto il Manifesto per contrastare la crisi climatica nella dorsale appenninica, un impegno chiesto loro da Legambiente e Vivi Appennino per la creazione di una Rete per il clima dei Comuni della ciclovia dell’Appennino attiva contro le emissioni di gas climalteranti. Si tratta di un’iniziativa che impegna direttamente le istituzioni che fungono da presidi ecologici dei territori. Adesso Legambiente chiama Gallipoli e la città risponde.