Grana Padano e il Progetto LIFE TTGG “The Tough Get Going”
D1: Il contributo del settore agricolo è fondamentale per ridurre le emissioni di gas serra e contrastare il riscaldamento globale. Quali sono gli impegni in tal senso di Grana Padano e con quale strategia intendete raggiungerli?
R1: – A livello consortile non è ancora stata adottata una posizione definita da divulgare perché siamo in attesa di disporre dei dati ufficiali del progetto di ricerca in corso, ma il nostro impegno sul tema è già da tempo molto intenso.
D2: In quest’ottica rientra la vostra adesione al progetto progetto LIFE TTGG (The Tough Get Going). Che risultati ha portato questo vostro coinvolgimento?
R2: Si, l’adesione a questo progetto è la dimostrazione del nostro impegno verso il percorso della sostenibilità ambientale. Il progetto in questione promosso dalla Commissione Europea ci ha consentito di effettuare una fotografia dell’impatto ambientale delle varie parti della filiera di produzione con l’obiettivo di individuare per ogni attore o fase di produzione le azioni di miglioramento che ciascuno può adottare per ridurre il proprio impatto ambientale. Nei prossimi mesi sarà ultimata l’elaborazione dei risultati ed entro giugno di quest’anno (termine della ricerca) saranno divulgati i dati pertinenti.
D3: Quali sono le altre azioni che portate avanti per rendere ecosostenibile la vostra filiera produttiva?
R3: In base ai risultati e le azioni di miglioramento individuate, per i produttori latte, i caseifici trasformatori ed i confezionatori, sarà nostro impegno divulgare le informazioni utili affinché ciascun attore della filiera possa adottare quanto di competenza per proseguire un percorso di miglioramento che il Consorzio Tutela Grana Padano ha in atto.
D4: Avete aderito anche al marchio ambientale “Made Green in Italy”: in cosa consiste e con quali obiettivi?
R4: Il Consorzio ha aderito allo schema “Made Green in Italy” che ha permesso la stesura e la pubblicazione delle regole di categoria (RCP) del Grana Padano, dando così la possibilità ad ogni consorziato di adottare lo schema al proprio interno e quindi di usufruire del logo “Made Green in Italy” previsto dal Ministero della Transazione Ecologica.