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Guida blu, Legambiente e Touring club assegnano le 5 Vele a 45 località e 18 spiagge da sogno, dalle 5 Cinque Terre al Salento

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Le guide blu

Acqua blu, pulita e incontaminata, borghi incantevoli e sostenibili: sono 45 le località balneari italiane da sogno premiate dalle ambitissime 5 Vele di Legambiente e Touring Club italiano. In testa alla classifica c’è la Sardegna, poi Toscana, Puglia, quindi Campania e Sicilia. In particolare, sono 18 le spiagge più belle d’Italia: meravigliose, attrezzate e sostenibili. Tra i premiati ci sono gli straordinari laghi del Trentino-Alto Adige, Lombardia, Piemonte e Toscana. Al primo posto tra i laghi, però, svetta quello della Valle del Mis in Veneto.

I MARI PIÙ BELLI 

Sono 18 le spiagge da favola, per bellezza, accoglienza, rispetto del paesaggio, sostenibilità e purezza delle acque: Baunei, Cilento antico, Maremma Toscana, Isola di Capraia, Litorale di Chia, Isola di Sallina, Gallura costiera e AMP Capo Testa, Costa d’Argento e Isola del Giglio, alto Salento Ionico, Alto Salento Adriatico, Baronia di Posada e Parco Tepilora, Cinque Terre, Costa di Maratea, Golfo di Oristano, costa del mito, Pantelleria, Isole Tremiti e Planargia


IL SALENTO SALE IN CLASSIFICA

L’Alto Salento Ionico e l’Alto Salento Adriatico hanno ottenuto anche quest’anno le Cinque Vele, l’ambito riconoscimento che Legambiente e Touring Club Italiano assegnano con la Guida Blu “Il mare più bello d’Italia”, riuscendo a salire nella classifica nazionale dei comprensori balneari più belli e sostenibili d’Italia, rispettivamente al 9° e 10° posto.

Ieri mattina, la sala consiliare di Palazzo dei Celestini ha ospitato la presentazione della XXI edizione dell’attesa pubblicazione, che contiene la classifica dei 98 comprensori balneari e turistici nazionali, e la premiazione dei due comprensori del Salento sui 18 che hanno ottenuto le Cinque Vele. Sono intervenuti Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce, Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia, Maurizio Manna, responsabile Parchi e Turismo di Legambiente Puglia e, collegato in videoconferenza da Bari, l’assessore regionale al Turismo Gianfranco Lopane.

Nell’estate 2022, dunque, le Cinque Vele sventolano nei due comprensori turistici salentini formati dai Comuni di Gallipoli, Nardò, Porto Cesareo e Racale(Alto Salento Ionico) e dai Comuni di Otranto, Melendugno e Vernole (Alto Salento Adriatico), rappresentati questa mattina dai sindaci PierpaoloCariddi (Otranto),  Maurizio Cisternino (Melendugno), Francesco Leo (Vernole), dagli assessori comunali Andrea Giuranna e Giuseppe Alemanno (Nardò) e Maria Anna Tasselli (Racale).  

Da presidente della Provincia ho l’orgoglio di rappresentare un Salento che è dimostrazione non solo di un Sud che ce la fa ma è anche esempio, in Italia, di pratiche virtuose. E’ un territorio che sta raccontando la storia di questo Paese attraverso modelli sostenibili e di accoglienza che vengono seguiti e riconosciuti come utili e di eccellenza e i numeri delle presenze turistiche anche di quest’anno lo testimoniano”, è stato il commento delpresidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva.

Questo è il risultato di tutto un territorio, un risultato collettivo, di comunità che si sono fidate di amministratori bravi che, ogni giorno, si sono messi in gioco e hanno segnato un cambiamento vero”, ha aggiunto Minerva.

Da oltre vent’anni la Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano stimola e orienta le villeggiature di quanti preferiscono scegliere la propria meta estiva all’insegna della responsabilità e della qualità ambientale.

Le Vele, da 1 (punteggio minimo) a 5 (punteggio massimo), sono il vessillo assegnato ai Comuni più meritevoli attraverso i dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche ambientali e sulla qualità dell’ospitalità, integrati con le valutazioni espresse dai Circoli locali.  Un simbolo che testimonia non solo la purezza delle acque ma in generale la qualità ambientale e dei servizi offerti. Un quadro su quanto di buono fanno le amministrazioni locali costiere lungo la nostra penisola per essere all’altezza delle sfide imposte dalla crisi ambientale planetaria.