Le stelle nella cucina italiana si moltiplicano. Abbiamo chef sempre più green sul piano energetico, che evitano gli sprechi, lavorano con prodotti genuini e puntano sempre di più alla sostenibilità. La cucina italiana svetta nella nuova guida Michelin 2024: sono 13 i ristoranti che possono fregiarsi delle tre stelle. Norbert Niederkofler, grazie al nuovo Atelier Moessmer di Brunico (Bz), ritorna sulla vetta che aveva perso a causa della ristrutturazione dello storico St Hubertus. Lui è anche maestro di sostenibilità, visto che incassa le stelle Verdi Michelin. Tra i giovani talenti spicca Fabrizio Mellino (figlio del fondatore Tonino, che aveva conquistato le due stelle): adesso possono splendere le tre stelle al Sud, sulla Costiera Amalfitana, a Nerano (Napoli). Sono 40 i ristoranti a 2 stelle e 342 a una stella. La cucina italiana si conferma piena di vitalità e talento capace di evolversi con la ricerca di prodotti di qualità biologici e verso la valorizzazione dell’agricoltura locale. L’enogastronomia tricolore oggi è sostenibile e si unisce alla ricettività di lusso. Gli ispettori della guida Michelin hanno assegnato anche 13 nuove stelle Verdi, che prendono in considerazione la produzione delle materie prime, il rispetto del lavoro e il supporto dei produttori locali, la riduzione degli sprechi, la gestione dei rifiuti, le azioni mirate a minimizzare l’utilizzo delle risorse energetiche, l’impatto della struttura sull’ambiente e la formazione sostenibile dei giovani. Ecco le novità: Atelier Moessmer Norbert Niederkofler; Dal Pescatore; Hyle; Oasis – Sapori Antichi; Horto Milano; Saporium; Vespasia; Il Piastrino; La Cerreta; Coltivare; Grow; Radici. Poi ci sono le conferme, come Casamatta Restaurant, il ristorante di Manduria (Taranto) è uno tra quelli impegnati da tempo nella sostenibilità a 360º. Brillano nel firmamento mondiale le stelle italiane: siamo ancora la cucina più buona del mondo, che sa valorizzare l’agricoltura locale e rispettare l’ambiente.
3 STELLE MICHELIN
13 RISTORANTI
Alba – Piazza Duomo
Brunico – Atelier Moessmer Norbert Niedekofler
Brusaporto – Da Vittorio
Canneto sull’Oglio / Runate – Dal Pescatore
Castel di Sangro – Reale
Firenze – Enoteca Pinchiorri
Milano / Navigli – Enrico Bartolini al Mudec
Nerano – Quattro Passi N
Orta San Giulio – Villa Crespi
Modena – Osteria Francescana
Roma / Monti – Città del Vaticano – La Pergola
Rubano – Le Calandre
Senigallia – Uliassi.
2 STELLE MICHELIN
40 ristoranti
Anacapri – L’Olivo
Brusciano – Taverna Estia
Campagna Lupia – Antica Osteria Cera
Castellammare di Stabia – Piazzetta Milù N
Cervere – Antica Corona Reale
Colle di Val d’Elsa – Arnolfo
Concesio – Miramonti l’Altro
Cornaredo – D’O
Firenze – Santa Elisabetta
Gargnano – Villa Feltrinelli
Godia – Agli Amici
Imola – San Domenico
Ischia – daní maison
Licata – La Madia
Longiano – Magnolia
Lonigo – La Peca
Mergozzo – Piccolo Lago
Milano – Andrea Aprea N
Milano – Seta by Antonio Guida
Milano – Verso Capitaneo N
Montemerano – Caino
Mules – Gourmetstube Einhorn
Napoli – George Restaurant N
Paestum – Tre Olivi
Penango – Locanda Sant’Uffizio Enrico Bartolini
Ragusa – Duomo
Roma – Acquolina
Roma – Enoteca La Torre
Roma – Il Pagliaccio
Sarentino – Terra
Senigallia – Madonnina del Pescatore
Serralunga d’Alba – La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti N
Taormina – St. George by Heinz Beck
Telese – Krèsios
Tirolo – Castel finedining
Trieste – Harry’s Piccolo
Venezia – Glam Enrico Bartolini
Verona – Casa Perbellini 12 Apostoli
Viareggio – Il Piccolo Principe
Vico Equense – Torre del Saracino