ROMA – “La terra è come una madre perché nutre noi esseri che nasciamo e cresciamo in questo mondo e, in particolare, quelli che da essa germogliano. La terra riceve la luce, il calore e il tepore di fratello sole, di sorella luna e di fratello fuoco” – sono le parole di Papa Francesco, che richiamando il santo di Assisi, ci ricorda l’importanza del rispetto del “Creato”, dei luoghi che come una “madre” ci accolgono e ci donano la vita. Ma, se non basta la religione, oggi una nuova analisi rivela lo stretto legame tra la qualità del suolo e la salute umana. La nostra esistenza dipende dalla vivibilità dell’ambiente in cui viviamo. Il movimento “Salva il Suolo” (Savesoil.org) rivela le profonde connessioni tra la salute del suolo e il benessere fisico e mentale dell’uomo, sottolineando quanto sia urgente prestare attenzione al degrado del suolo a livello globale. Il nuovo rapporto evidenzia le modalità dirette e indirette attraverso le quali la salute del suolo influenza vari aspetti della vita umana, tra cui la nutrizione, la salute mentale e la qualità generale della vita. Salva il Suolo (sostenuto da UNEP, UNCCD, UNFAO, WFP e IUCN) è un movimento popolare globale per affrontare la crisi del degrado del suolo. Il movimento è stato lanciato da Conscious Planet. Salva il Suolo (una campagna di sensibilizzazione e consapevolezza del movimento Conscious Planet) è sostenuta da UNEP, UNCCD, UNFAO, WFP e IUCN e chiede cambiamenti politici in Italia e nel mondo per garantire la salute del suolo. In vista della COP29, il movimento chiede che la rigenerazione del suolo sia riconosciuta come una priorità per la salute pubblica.
I RISULTATI DEL RAPPORTO
I principali risultati del rapporto aprono una riflessione molto importante sul futuro dell’umanità. L’analisi rivela che un suolo ricco di materia organica porta a una maggiore resa dei raccolti e a una migliore qualità nutrizionale degli alimenti. Lo studio avverte che il continuo declino della salute del suolo contribuisce direttamente alla perdita nutrizionale degli alimenti (il contenuto proteico del grano è diminuiti del 23% dal 1955 al 2016). Gli alimenti ricchi di nutrienti supportano anche il microbioma intestinale, che svolge un ruolo cruciale nella regolazione dell’umore, della funzione immunitaria e della salute fisica e mentale generale. Il degrado del suolo sta quindi accelerando la malnutrizione globale, in particolare la “fame nascosta”, quando la qualità del cibo non soddisfa i requisiti nutrizionali. L’analisi evidenzia che la “fame nascosta” colpisce più del 50% dei bambini sotto i cinque anni e il 66% delle donne a livello globale.
SALUTE MENTALE
I terreni sani favoriscono la produzione di alimenti ricchi di nutrienti, essenziali per la salute mentale. Il rapporto sottolinea che la carenza di micronutrienti chiave come la vitamina D, la B12 e gli acidi grassi Omega-3 – spesso causata da una cattiva salute del suolo – è collegata a depressione, ansia e altri disturbi mentali. I risultati sottolineano l’importanza di mantenere un suolo sano per sostenere il benessere mentale attraverso una dieta equilibrata. Il legame tra il nostro bioma intestinale e la produzione di serotonina è ben noto.
SERVIZI ECOSISTEMICI E AMBIENTI DI VITA:
L’analisi sottolinea che i suoli sani sono fondamentali per mantenere aria e acqua pulite e climi stabili, tutti fattori che contribuiscono a migliorare gli ambienti di vita. Il degrado dei suoli porta a generare isole di calore urbane, scarsa qualità dell’aria e maggiore vulnerabilità ai disastri naturali, con un impatto diretto sulla resilienza delle comunità e sulla salute pubblica.
BENESSERE DEGLI AGRICOLTORI
Il rapporto mette in luce la stretta connessione tra la salute del suolo e la salute mentale degli agricoltori, che spesso sono i più direttamente colpiti dal degrado del suolo. Con tassi di suicidio più elevati tra gli agricoltori a livello globale (studi condotti in India, Sri Lanka, Stati Uniti, Canada, Inghilterra e Australia mostrano tassi di suicidio maggiori rispetto alla popolazione generale), l’analisi di Salva il Suolo suggerisce che il miglioramento della salute del suolo può alleviare alcuni degli stress economici e ambientali che contribuiscono a questa crisi.
CHIAMATA ALL’AZIONE
Praveena Sridhar, Responsabile Tecnico di Salva il Suolo e principale autore dell’analisi, ha dichiarato: “La salute dei nostri suoli è strettamente legata alla nostra salute fisica e mentale. Ignorare il degrado del suolo non è solo un problema ambientale, ma una minaccia diretta alla salute pubblica globale. La materia organica del suolo è fondamentale per la salute e la vita dei suoli e il suo ripristino deve essere un punto chiave dell’agenda della COP29 e della COP16”.
Il rapporto richiede un’azione immediata e coordinata da parte di governi, agricoltori e comunità di tutto il mondo per implementare pratiche di gestione sostenibile del suolo. Queste includono l’aumento della materia organica del suolo fino a un minimo del 3-6%, in base alle condizioni regionali, la riduzione dell’uso di sostanze chimiche e la promozione di un’agricoltura rigenerativa per garantire che i suoli rimangano fertili e favorevoli alla salute umana.
Rivolgendosi a Salva il Suolo, la dottoressa Uma Naidoo, psichiatra nutrizionista presso la facoltà di medicina di Harvard, ha dichiarato: “La biodiversità del suolo ha davvero un impatto sulla biodiversità del microbioma intestinale e la salute del microbioma è scientificamente correlata a cambiamenti salutari nel corpo e nel cervello. Prestare attenzione sugli alimenti che si mangiano può avere un impatto reale”.
Tra i problemi da affrontare subito ci sono la cementazione, che produce surriscaldamento, e le architetture anguste delle città, che spesso sono anche un colpo nell’occhio a livello paesaggistico, diffondono bruttezza. È tempo di proteggere con azioni chiare la “grande madre Terra”.
Nella foto di copertina le immagini della “Colonnina” di Sant’Andrea, zona a rischio erosione e crolli.