La nautica è sempre più green nei materiali e nelle imbarcazioni. La canapa sta diventando una grande soluzione per limitare plastiche e chimica: si possono fare tantissime cose (reti da pesca, cordami, vele, bandiere, abiti dell’equipaggio e scarpe). Del resto gli usi della canapa sativa nell’arte della navigazione e nel settore navale non sono una novità: Fenici, Greci e Persiani conoscevano questa materia e la utilizzavano nelle loro imbarcazioni. In antichità, il 90 per cento di tutte le flotte utilizzava normalmente questa prodigiosa fibra tessile con la quale venivano confezionati soprattutto vele e cordami di bordo, ma anche gomene per l’ancora, reti di stivaggio e da pesca, guidoni e vessilli, sartie, nonché la stoppa per il calafataggio (il materiale sigillante resistente all’acqua salata utilizzato per rendere stagne le assi degli scafi non perfettamente combacianti oppure ancora verdi). Oggi la pianta che fornisce questa materia viene riscoperta, dopo anni di obblio dovuti a un pregiudizio infondato. I grandi brand che producono i velieri di lusso che attraccano nei grandi capoluoghi del turismo italiano stanno riscoprendo la canapa.
Da qualche tempo si punta su questo materiale totalmente “green” anche per le tavole da surf, dove accanto alla tradizionale fibra di vetro, resine epossidiche e schiuma di poliuretano vengono proposti modelli a base di canapa.
I VELIERI ANCHE PER LE CROCIERE
Andare in crociera con una filosofia diversa da quella delle grandi navi e nel rispetto dell’ambiente è possibile: stanno già prendendo piede le “crociere green” a bordo di un veliero. Sfruttare venti e motori a energie solari per navigare è il futuro, utilizzando materie non inquinanti. Ma anche la nautica del lusso sta puntando moltissimo sui velieri. L’esempio più eclatante è il Seven della famiglia Doris, che spesso fa tappa a Gallipoli. Progettato e costruito interamente in Italia nel 2017 dai Cantieri Perini Navi, il Seven è lungo 60 metri e dodici, per il suo sistema innovativo di illuminazione ha vinto anche un premio nel 2018. Si tratta di un super yacht dotato di tutte le comodità, può essere alimentato sia a vela che a motore (nei casi di necessità), con cinque cabine a bordo per ospitare dodici persone e il suo equipaggio è composto da nove persone più il capitano. Ma la nautica del lusso continua a lavorare su imbarcazioni sempre più innovative e green per “cavalcare” il mare in armonia l’ambiente circostante.