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Il nord è più “green” del sud, ma si può sempre migliorare. Intanto è stato presentato il dossier di Legambiente Puglia del primo monitoraggio sulla gestione del verde urbano

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Le città del nord spiccano per gestione del verde, gestione dei rifiuti, polmoni verdi ben curati e tanto altro. La città più verde d’Italia è Trento. La capitale del Trentino Aldo Adige negli scorsi anni si è affermata nella classifica di Legambiente come la città più green d’Italia con un punteggio dell’84,71% seguita da Reggio Emilia (77,89%) e Mantova (75,14%). Nel Mezzogiorno è cominciata la corsa per migliorare le performance ambientali. È scientificamente riconosciuto che la natura fornisce servizi ecosistemici, ovvero benefici multipli forniti dagli ecosistemi ai cittadini. Per far sì che questi servizi continuino ad essere forniti è necessario che le aree verdi presenti in città vengano gestite e curate, oltre che promosse, nel modo più corretto. Per questo Legambiente Puglia ha presentato Città Più Verdi Puglia, il primo monitoraggio sugli strumenti di gestione della vegetazione presenti nei Comuni pugliesi così da promuovere quantitativamente la presenza del verde urbano e cercare di stimolare le Amministrazioni comunali alla buona gestione di questo bene comune.

Il dossier è stato presentato questa mattina a Bari, nel Museo Civico, dal presidente di Legambiente Puglia, Ruggero Ronzulli, Roberto Antonacci, Responsabile Verde Urbano Legambiente Puglia, e nel dibattito “L’importanza del verde urbano e le sfide per delle città più sostenibili” insieme a Domenico Campanile, dirigente Sezione Gestione Sostenibile e Tutela delle Risorse Forestali e Naturali della Regione Puglia, Giovanni Sanesi, Direttore del Dipartimento di Scienze Agro Ambientali e Territoriali dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Mirko Laurenti, Assistent project manager per Legambiente del Life A_Greenet, Leonardo Capitanio, Presidente ANVE – Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori, Giuseppe Galasso, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bari, Antonio Nicoletti, responsabile biodiversità Legambiente nazionale.

In Puglia, prendendo le città capoluogo delle province ad esempio, la situazione non è delle migliori ed è più che perfettibile. Secondo i dati dichiarati dai Comuni nelle schede di monitoraggio, la città con più verde urbano è Taranto con 20488 alberi censiti, 14,44 mq di verde per abitante e una media di 96 alberi per 100 abitanti. Segue Brindisi, con 13500 alberi, 11,94 mq di verde per abitante e 11,94 alberi ogni 100 abitanti. A seguire c’è Leccecon 24130 alberi e 9,61 mq di vede per abitante e 9.61 alberi per cento abitanti. Al quarto posto c’è Bari con 29055 alberi, 9,10 mq di verde per abitante e una media di 8.86 alberi ogni 100 abitanti. Infine Foggia, con 21800 alberi, 9.10 mq di verde per abitante e 9,1 alberi per 100 abitanti.

“Questa iniziativa nasce dalla spinta dei nostri circoli e dalle numerose segnalazioni che quotidianamente ci giungono dai cittadini in merito agli abbattimenti degli alberi in città. – ha dichiarato Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente PugliaIl verde urbano è sempre più al centro del dibattito territoriale e di interessamento della cittadinanza, per questo è fondamentale dare informazioni e strumenti utili da poter utilizzare. È fondamentale che i Comuni adottino sia le azioni previsti dalla normativa italiana, che gli strumenti per una corretta gestione del verde in città. Dalle criticità emerse nell’analisi e monitoraggio del nostro dossier chiediamo alla Regione Puglia – ha continuato Ronzulli –  di adottare con Legge regionale le Linee guida per l’adozione dei Piani e del Regolamento del Verde Urbano da parte dei comuni, di realizzare una piattaforma unica regionale per il Censimento del verde, di promuovere corsi di formazione per operatori pubblici e privati del verde urbano, di applicare criteri di premialità a favore dei comuni virtuosi nella gestione del verde, potenziare il ruolo di ARIF nella gestione del verde urbano e la realizzazione di vivai di comunità. Ai Comuni invece la rapida adozione di tutti gli Strumenti previsti dalla legge 10/2013 e adottare i CAM (Criteri minimi ambientali) nella manutenzione e gestione del verde; migliorare la comunicazione e le informazioni verso i cittadini nell’attività di messa a dimora di alberi; prevedere strumenti di partecipazione dei cittadini e delle associazioni nella gestione e pianificazione del verde in città e di contribuire a raggiungere gli obiettivi UE al 2030 per la biodiversità e le foreste tutelando almeno il 30% del territorio forestale anche nelle città”.

Il metodo seguito per la redazione del dossier è stato quello della gestione sostenibile del verde urbano e si è sviluppato attraverso tre gruppi di domande rivolte alle Amministrazioni comunali per valutare le loro performance nella gestione del verde urbano. Il primo gruppo ha riguardato l’utilizzo dei corretti strumenti della gestione del verde urbano quale visione strategica per ottenere una buona qualità del verde nelle città; il secondo gruppo di domande ha riguardato l’organizzazione degli uffici tecnici competenti nella gestione del verde, con particolare riferimento alle risorse impiegate riferite alla quantità e alla qualità del personale addetto, inteso come la corretta professionalità di coloro che operano con il mondo vegetale; infine un gruppo di domande riferito alle attività di comunicazione, promozione e educazione ambientale rivolte alla cittadinanza. In questa prima edizione sono stati 56 i Comuni che hanno aderito all’invito, pari al 22% di tutti i Comuni della regione.

“È ormai acclarato che la vegetazione nelle città va a rappresentare un bisogno per i cittadini e un servizio pubblico locale per le Amministrazioni comunali, come definito dal Comitato per lo sviluppo del Verde Urbano. – ha sottolineato Roberto Antonacci, responsabile verde urbano di Legambiente Puglia Ricordiamo, inoltre, come la forte presenza di verde nelle città, tutela la salute dei cittadini attraverso una prevenzione primaria sanitaria contro le patologie polmonari ed altre più dannose. Pertanto seguendo l’obiettivo di una buona quantità di superfici a verde con una buona qualità di gestione della vegetazione si possono progettare oggi le città del futuro in modo consapevole e con la scelta di specie che dovrà considerare le condizioni climatiche e ambientali delle città future con sempre più frequenti eventi estremi, scientificamente imprevedibili. Gli alberi ci salveranno perché rappresentano la tecnologia più efficiente per la città”.

Nell’elaborazione dei dati sono stati dunque attribuiti dei punteggi o delle penalità a seconda della risposta e dell’importanza della stessa. Infatti le domande sul Censimento del Verde (n. 1), sul Bilancio Arboreo (n. 4) e sulla comunicazione alla famiglia della messa a dimora dell’albero a seguito della dichiarazione di nascita o di adozione di un minore (n. 13) sono tre requisiti importanti, in quanto previsti dalle norme, per essere definito Comune virtuoso.

Con l’aggregato di tutti i punteggi relativi alle domande poste alle Amministrazioni comunali, i Comuni che hanno registrato le migliori performance sulla gestione del verde nel complesso delle domande presenti nella scheda di monitoraggio compongono la Classifica Generale delle Città più Verdi di Puglia con il podio costituito da Tarantoal primo posto, seguita da Tricase e da Porto Cesareo.

Con la raccolta e l’elaborazione di tutte le schede e l’attribuzione dei punteggi ad ogni risposta si è potuto definire la classifica generale ma anche i premi di categoria. Per la categoria Città Verdi di Puglia sono stati presi in considerazione i Comuni che dichiarano di rispettare i tre requisiti importanti e previsti dalla normativa italiana: Censimento del Verde, Bilancio arboreo e comunicazione alla famiglia della piantagione dell’albero. Le tre città più verdi di Puglia sono Taranto, Tricase e Ostuni.

La Top 5 con tre Strumenti di Gestione premia i cinque Comuni che hanno dimostrato le migliori performance nella gestione possedendo tre strumenti fondamentali per la gestione del verde: Censimento, Regolamento e Piano del Verde. In questo caso le più virtuose in Puglia sono state Taranto (punteggio 127), Tricase (125), Porto Cesareo (105), Nardò (97) e Campi Salentin (77)a

Infine la Menzione Speciale per la Top 5 Teniamoli d’Occhio, per i Comuni che sopra e sotto 15mila abitanti. In queste due ultime categorie vengono premiati i Comuni che hanno registrato le migliori performance sulla gestione del verde urbano nel complesso delle domande presenti nella scheda di monitoraggio. Per i Comuni sopra i 15mila abitanti la top 5 è costituita da Taranto (punteggio 127), Tricase (125), Ostuni (103), Nardò (97) e Bari (93). Per i Comuni sotto i 15mila abitanti la top five è costituita da Porto Cesareo (105), Melpignano (80), Campi Salentina (77), Trinitapoli (73), Veglie (65) e Statte (65).