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Il Salento è troppo caro? Non dappertutto. A Gallipoli vacanze sostenibili e accessibili, nella natura, nel borgo e con il pescato fresco che rispetta l’equilibrio marino

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SALENTO – Come ogni anno, anche questa volta si rinfocolano le polemiche sui prezzi alle stelle nei lidi leccesi. In effetti, qualcuno sta cercando di grattare il fondo del barile prima che le concessioni vengano messe all’asta. Anche se spesso si tratta di casi isolati, come quello lanciato dal Corriere della Sera: il giornalista ha scoperto che a Pesculuse un lettino con gazebo isolato sulla spiaggia viene venduto a facoltosi turisti a mille euro al giorno. Ma non tutti i ricchi turisti si danno allo spreco di denaro in questo modo. Nella maggior parte dei luoghi di accoglienza salentina i prezzi sono ragionevoli e proporzionati al servizio offerto. Nel Salento i vip di tutto il mondo amano la cultura l’arte, il turismo sostenibile e slow, il food tipico, i percorsi naturalistici, l’acqua cristallina, che pochi posti in Europa possono vantare,  con le sue erbe marine,  distese immense di sabbia, tutto condito dalla cortesia e cultura dell’accoglienza tipica delle terre salentine.

Gallipoli è un esempio unico di turismo enogastronomico nel borgo dei pescatori dove, con un piccolo contributo, si possono degustare le migliori pietanze marittime del mondo: ostriche rosse coralline, triglia di Gallipoli, frutti di mare, cernie, calamari prelibati, scorfani, pesce pescato fresco, rispettando il mare e i suoi cicli biologici. I veri pescatori gallipolini, infatti, sono i grandi custodi del mare: lo sorvegliano, ne rispettano l’equilibrio e aiutano le forze dell’ordine a combattere la pesca fuori legge e chi inquina.  Il turismo ittico avanza: i pescatori aprono le loro case, preparano cibi tipici gallipolini, promuovono la cultura del mare. Anche a Monopoli, andando oltre al Salento, nel cuore di questo antico borgo di pescatori, si mangia pesce fresco a pochi soldi se rapportato all’esclusività del luogo. Parliamo di posti con un mare unico, dove i prezzi sono “giusti”.

Tornando a Gallipoli, tra la sabbia chiara di Baia Verde,  si può scegliere la spiaggia libera, oppure uno stabilimento balneare con l’offerta di un ombrellone e due lettini, a inizio estate,  che difficilmente supera i 30 euro al giorno, prezzo oltre al quale non si va in molti lidi neanche in agosto. Insomma, bisogna saper scegliere e non farsi spennare come turisti sprovveduti. Sempre nella tappa più gettonata dal turismo di massa, Baia Verde di Gallipoli, con la sua lunga spiaggia bianca, offre dei soggiorni nelle antiche masserie, che valorizzano le tradizioni culinarie rurali, amalgamando benissimo l’architettura tipica con il lusso di resort a 5 stelle. Nella Masseria “Le Dimore”, ad esempio, il turismo sostenibile è un mantra, dove viene esaltata la cultura enogastronomica, ma anche storico-culturale locale, all’interno di un polmone verde a due passi dal mare. Anche qui prezzi che non tradiscono le aspettative dei turisti. Questa è la prova, che non si può generalizzare. Il Salento è vario e il turista ormai cerca esperienze autentiche, percorsi sensoriali e soprattutto vacanze sempre più “green”.