ROMA – In Italia svettano sempre più “Bandiere Blu”, che sanciscono pulizia, servizi e bellezza delle nostre spiagge: sono 236 le località costiere con il marchio “green” che potranno fregiarsi di questo vessillo (dieci in più dell’anno scorso). Salgono a quota 485 le spiagge con mare eccellente per 4 anni consecutivi (27 in più rispetto al 2023) individuate nelle 38ª edizione, che corrispondono a circa l’11,5% di quelle premiate a livello mondiale. Calano da 84 a 81 gli approdi turistici che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale della Fee (Foundation for Environmental Education). I criteri per la selezione sono 32.
Anche quest’anno la regione Liguria è la regina delle Bandiere Blu (si segnalano 2 nuovi ingressi, ma perde 2 vessilli): ne ha 34. Le spiagge liguri sabbiose, con calette selvagge incastonate tra scogliere a strapiombo e scogli, ricche di natura e bellezza restano sul podio. Centinaia di chilometri di riviera, con servizi efficienti, che accontentano tutti, famiglie, bambini sportivi, escursionisti.
Ma c’è un’altra regione che da anni continua a farsi notare: si tratta della Puglia, che sale a 24 Bandiere Blu con 3 nuovi Comuni (San Cataldo di Lecce, Patù e Manduria) e un’uscita. È merito soprattutto del Salento, che offre meravigliosi scenari naturalistici e servizi sempre più efficienti da Gallipoli a Santa Maria di Leuca. Seguono a pari merito con 20 Bandiere la Campania e la Calabria, con un riconoscimento in più ciascuna. Con un nuovo ingresso, le Marche ricevono 19 Bandiere Blu, mentre scende a 18 la Toscana che perde un Comune. La Sardegna si ferma a 15 vessilli, come l’Abruzzo, che però sale a 15 con un nuovo ingresso. La Sicilia raggiunge 14 Bandiere con tre nuovi ingressi, il Trentino Alto Adige sale a 12 con due Comuni in più, il Lazio resta a 10. In Emilia Romagna premiate 9 località e riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, e sempre 5 sono i Comuni in Piemonte che ottengono le Bandiere. La Lombardia conferma 3 Comuni, il Friuli Venezia Giulia mantiene le sue 2, come il Molise. Sui laghi quest’anno le Bandiere Blu sono 23, con 2 novità.
La grande sorpresa, anche quest’anno è la Puglia, con le sue 24 bandiere (Isole Tremiti, Rodi Garganico, Peschici, Vieste e Zapponeta (in provincia di Foggia), e Bisceglie nella provincia Barletta-Andria-Trani; Polignano a Mare e Monopoli (Bari); Fasano, Ostuni e Carovigno (in provincia di Brindisi); Ginosa, Castellaneta, Leporano, Manduria e Maruggio (in provincia di Taranto); Lecce, Melendugno, Castro, Salve, Ugento, Gallipoli, Patù e Nardò (in provincia di Lecce) con 3 nuovi Comuni (Lecce San Cataldo, Manduria e Patù). Nella classifica seguono a parimerito con 20 Bandiere la Campania e la Calabria, con un riconoscimento in più ciascuna. La Basilicata conferma invece le sue 5 località: Maratea, Metaponto di Bernalda, Nova Siri, Pisticci e Policoro.
Oggi si è tenuta, nella sede del Cnr a Roma, la cerimonia di premiazione, alla presenza dei sindaci e del ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, il presidente della Fondazione Fee Italia, Claudio Mazza, ha sottolineato che aumenta il numero delle bandiere, “ma a crescere è soprattutto la sensibilità e la consapevolezza dei cittadini, ai quali va il merito di questo riconoscimento. Ogni Amministrazione Bandiera Blu sa bene che una gestione virtuosa del territorio passa necessariamente anche dalla formazione e dal coinvolgimento dei singoli, delle scuole, delle associazioni, delle attività locali, di tutti gli operatori”.
La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale, istituito nel 1987 Anno europeo dell’Ambiente, che viene assegnato ogni anno in 49 paesi, inizialmente solo europei, più recentemente anche extra-europei, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale e riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale nel campo dell’educazione ambientale e dell’educazione allo sviluppo sostenibile.
Bandiera Blu è un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio.
Obiettivo principale di questo programma è quello di indirizzare la politica di gestione locale di numerose località rivierasche, verso un processo di sostenibilità ambientale.
In totale ci sono 14 nuovi ingressi: Ortona (Abruzzo), Parghelia (Calabria), Cellole (Campania), Borgio Verezzi (Liguria), Recco (Liguria), Porto Sant’Elpidio (Marche), Lecce (Puglia), Manduria (Puglia), Patù (Puglia), Letojanni (Sicilia), Scicli (Sicilia), Taormina (Sicilia), Tenno (Trentino Alto Adige), Vallelaghi (Trentino Alto Adige). Quattro i comuni non riconfermati: Ameglia (Liguria), Taggia (Liguria), Margherita di Savoia (Puglia) e Marciana Marina (Toscana).
Nel Salento la città più gettonata resta sempre Gallipoli, che anche quest’anno conferma la Bandiera Blu. Dopo la prima Bandiera Blu dello scorso anno, Gallipoli conferma, per il secondo anno consecutivo. La soddisfazione del sindaco Stefano Minerva: “Stiamo scrivendo la storia di Gallipoli: per il secondo anno la nostra città riconquista la Bandiera Blu. Un lavoro straordinario che ha puntato alla riconferma di uno dei più prestigiosi riconoscimenti che certificano il nostro lavoro ed il nostro mare come tra i migliori d’Italia. Non era scontato, ma noi ci abbiamo creduto e abbiamo lavorato con l’impegno che da sempre ci contraddistingue”. La Bandiera Blu significa essere in linea con l’ecologia e la sostenibilità. Unica amarezza per il Salento è che il Comune di Otranto, già da 3 anni, non stia più riuscendo a conquistare questo importante riconoscimento: una nota stonata per un territorio in crescita sul piano ambientale e turistico.