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La “Sgrappa” di Dalla Mora in società con Cattelan e il gin biologico: il made in Italy con prodotti naturali che conquista il mondo e i grandi chef

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PIEMONTE – La “Sgrappa” e il gin biologico di Paolo Dalla Mora (figlio di ristoratori e commercianti di cereali, già manager e consulente di grandi imprese italiane) stanno conquistando il mondo. Il gin e la grappa sono patrimonio dell’enogastronomia italiana. Paolo Dalla Mora ha lanciato sul mercato il suo Engine, che unisce il made in Italy di matrice piemontese con il fascino di un packaging ad alto tasso di design. Questo nuovo brand, infatti, si presenta da un lato come un London Dry 100% italiano e biologico, ispirato nei suoi sapori e nella sua composizione alla tradizione del canarino digestivo, ma è anche un piccolo gioiello di design che richiama il mondo delle corse e la forma di un olio del motore. “Si tratta di un London Dry gin fatto a mano dai maestri distillatori della zona di Alta Langa, in Italia nordoccidentale – spiega l’ideatore – È prodotto in quantità limitata e imbottigliato a mano. 
La sua formula è legata alla tradizione piemontese del Rosolio, un tipo di cordiale preparato con salvia e limone che, nel passato, era usato come digestivo naturale.
È prodotto con 100% ingredienti italiani e biologici”. In questo prodotto c’è tutta la grande creatività italiana, ma anche il prezioso lavoro del clima e della terra piemontese. “Sono felice di iniziare il 2022 con un grande risultato – scrive Dalla Mora – The Tasting Panel, magazine indipendente che giudica in blind tasting gli spirits ha valutato ENGINE GIN con il rating più alto rispetto ai ‘mostri sacri’ presenti sul mercato.

È per me una fonte di orgoglio, dedico questo risultato a 3 gruppi di persone: da un lato a tutti quelli che hanno detto – si ma è solo marketing e packaging – dall’altro a tutti gli agricoltori che coltivano la nostra salvia dell’alta Langa, il limone di Sicilia e il ginepro Toscano del raccolto 2021 coltivando delle botaniche di altissima qualità, e infine ma non ultimo al team in distilleria.
Nel 2022, il progetto Gin ENGINE va oltre al concetto di Biologico, spingendosi per la prima volta a raccontare il Terroir nel mondo del Gin: il rapporto che lega ENGINE al territorio italiano, alle caratteristiche minerali del suolo in cui è coltivata ogni sua singola botanica e al suo microclima, oltre agli aspetti umani della lavorazione del territorio stesso e della produzione, determinando l’unicità di ENGINE in ogni batch di produzione”.

A questo successo bisogna aggiungere la nascita di un brand davvero originale: la “SGRAPPA” (ideato insieme all’artista di fama internazionale Maurizio Cattelan e all’imprenditore del design Charley Vezza). Grandi chef come Massimo Bottura hanno puntato su questo gin per insaporire i loro piatti. “Ci pensavo dal 2011 a New Orleans, durante Tales of The Cocktails, (il salone del mobile o l’art Basel dei cocktails per capirci), guardando il successo del PISCO e non spiegandomi perché la grappa non avesse avuto la stessa fortuna – spiega Paolo Dalla Mora – Ritengo che la differenza sia stata nel liquido in primis. Così nel 2018 siamo partiti dalla ricetta, costruendo una Grappa miscelabile, che facesse la sua figura nei cocktail senza essere protagonista. Abbiamo ristrutturato un vecchio distillatore a colonna aggiungendo più piatti alle camere di distillazione per ottenere un prodotto più pulito distillando vinacce di Nebbiolo atto a Barolo e Barbera.
Poi con i miei compagni di merende ci abbiamo messo vetro, nome e messaggio nella bottiglia. Il risultato è pazzesco”. La scommessa sembra già vinta dopo pochi anni: creatività e prodotto italiano ancora una volta in pole position nel mercato mondiale.