La brutta notizia che ci ha dato Fedez su Instagram (ha scoperto di avere un tumore neuroendocrino al pancreas) ci ha risvegliati: non esiste solo il covid, che ha monopolizzato la sanità negli ultimi 2 anni (facendo indietreggiare la prevenzione dei tumori e gli screening) e che per oltre il 90% dei casi, oggi, somiglia a un’influenza. La lotta al cancro, che ha mille forme diverse, è la sfida sanitaria più importante del nostro secolo. E sapete da dove comincia la prevenzione? Dalle nostre tavole. Quello che mangiamo o che immettiamo nel nostro corpo è determinante, perché si può essere anche genericamente predisposti, ma le cattive abitudini alimentari, insieme a sedentarietà e inquinamento possono dare una grande accelerata all’evoluzione maligna di una malattia. “Il cibo ha una grandissima importanza nella vita di tutti noi, scandisce le nostre giornate e dà l’energia necessaria per viverle al meglio – spiega il dottore Paolo Veronesi, chirurgo dell’Humanitas – Molte le ricerche, infatti, hanno evidenziato come una dieta curata ed alcuni cibi in particolare, hanno un effetto benefico sul nostro organismo nel prevenire diverse malattie. L’American Institute for Cancer Research (Centro Americano per la ricerca contro il Cancro) ha dimostrato che circa tre tumori su dieci sono causati da alcune abitudini alimentari. Nel 25/30% dei casi, inoltre, il tumore del colon sembra dipendere dall’obesità”.
Cosa fare, dunque? Cominciamo a evitare cibi contaminati da glifosati ed elementi chimici nocivi: mangiamo “bio-green”! Quindi, controlliamo che i prodotti siano italiani, controllati e sottoposti alle nostre rigide leggi, o che almeno facciano parte di una filiera europea. Poi riduciamo grassi e proteine animali che, incrementando i livelli di insulina e di ormoni della crescita, favoriscono la proliferazione cellulare (una delle cause della crescita dei tumori): le carni rosse (manzo, maiale e agnello) specialmente se cucinate alla griglia (cottura che produce sostanze cancerogene), quelle lavorate a livello industriale e quelle conservate sotto sale (salumi). Attenzione, non diciamo di evitare, ma limitare al massimo il consumo. Mangiare con equilibrio: stesso discorso per l’alcol. Mentre le droghe, l’abuso di alcuni medicinali e le polveri sottili sono veramente uno dei più grandi rischi cancerogeni, esattamente come il fumo e l’eternit. Bisogna favorire l’assunzione giornaliera di cibi ricchi di vitamine e fibre. Le fibre facilitano il transito intestinale, riducendo il tempo di permanenza nell’intestino di eventuali tossine. Via libera a cereali, pane, pasta e riso integrali da abbinare ai legumi. E, dulcis in fundo, non rinunciamo al cioccolato fondente (che contiene potenti antiossidanti capaci di rallentare il processo di degenerazione cellulare), frutti di bosco, funghi e pizza. La prevenzione comincia a tavola e continua con gli screening periodici, che nel periodo pandemico sono stati ingiustamente dimenticati.