“M’illumino di Meno”, Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili: le città spengono le luci. Spegnere, Pedalare, Rinverdire, Migliorare!

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Quest’anno, con la guerra alle porte d’Europa e la crisi energetica in corso, “M’illumino di Meno”, che è alla sua 18esima edizione, è un evento che acquista maggiore forza. “Spegnere, Pedalare, Rinverdire, Migliorare!”: è questo il motto della celebre campagna ambientalista (ideata nel 2005 dalla radio della Rai 2) per il 2022. Il pianeta vive un’emergenza ambientale senza precedenti ed è impossibile rifiutarsi di cambiare il proprio comportamento. Siamo chiamati tutti a essere più green. “Dopo 18 anni, i temi posti dalla campagna sono diventati l’asse portante delle politiche governative a livello nazionale, europeo e globale – spiegano gli ideatori – Nel frattempo, si è ampliato il mercato della green economy, ovvero di coloro che producono beni, tecnologie e servizi per la tutela dell’ambiente, dimostrando che la transizione ecologica conviene da tutti i punti di vista”. Da Milano a Brindisi, tutte le città, le associazioni, tantissimi enti e istituzioni partecipano al “silenzio energetico simbolico”: spegnere la luce per un breve tempo. “L’invito di quest’anno, oltre agli spegnimenti simbolici quanto mai necessari nei mesi dell’aumento dei prezzi dell’energia, è a pedalare, rinverdire e in generale migliorare – spiegano gli organizzatori di RAI per il sociale – Si possono migliorare i propri stili di vita sprecando meno risorse, si può diminuire l’impatto ambientale delle proprie abitazioni tramite l’efficientamento energetico, si può passare alle fonti di energia rinnovabili. Oggi più che mai rompere la dipendenza dal gas e investire sulle rinnovabili è un gesto di pace”.

L’invito quest’anno è anche quello a una mobilità sostenibile e a un maggior uso della bici nella città per limitare l’uso dei carburanti fossili e anche quello di avere più alberi e piante. M’illumino di Meno, grazie alla collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, sta cercando di far vita a un bosco diffuso, attraverso il progetto “Un albero per il futuro” gestito dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, che prevede di piantare 50.000 alberi in 10 anni, “con l’obiettivo di creare un bosco diffuso in tutta Italia, fatto di piccoli alberi di specie autoctone che cresceranno con noi accompagnandoci in un percorso che aumenti la qualità ambientale”. Anche questa meta è in linea con le strategie internazionali: il G20 ha deciso di piantare 1000 miliardi di alberi entro il 2030. Oggi, dunque, la rivoluzione “green” parte da noi, con 4 semplici azioni: pedalando, spegnendo le luci, rinverdendo e migliorando il nostro ambiente circostante stando attenti al riciclo dei rifiuti e a una corretta gestione.