Montagna sostenibile, il report di Legambiente. Assegnate 19 bandiere verdi e 10 nere per progetti invasivi

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La ventesima edizione della Carovana delle Alpi premia 19 iniziative per la valorizzazione delle comunità montane e ne boccia 10. Sostenibilità ambientale, tutela e valorizzazione del paesaggio, agricoltura e filiera agroalimentare, innovazione e servizi smart, comunità locali che fanno rete, sono tra le parole chiave delle bandiere verdi 2022 che sventolano in Piemonte e Friuli Venezia Giulia con rispettivamente 4 bandiere verdi a testa, Lombardia e Trentino con 3 vessilli a testa, Liguria 1, Alto Adige 1, Veneto 2 e per finire una di rilevanza nazionale assegnata quest’anno ad Appia: la rete della Pastorizia Italiana per l’avvio del corso sperimentale formazione e accompagnamento per giovani pastori della Scuola Nazionale di Pastorizia, con l’obiettivo di sviluppare competenze in tema di pratiche agricole sostenibili e per la gestione del pascolo.  Il riconoscimento viene assegnato a realtà, comunità, imprese e start-up, amministrazioni locali, ma anche singoli cittadini che si danno fare per valorizzare il territorio montano rispettando l’ambiente.

Tra i premiati i coniugi Schneider, (bandiera alla memoria), “tra i pionieri del turismo soft”. “Già una trentina di anni fa hanno saputo interpretare il bisogno di un turismo vicino alla naturalità dei luoghi e farne un’opportunità di sviluppo, facendo diventare la Valle Maira (CN) una terra ambita per le vacanze – spiegano i responsabili di Legambiente – In costante aumento anche i gruppi di giovani che si mettono in gioco: dalla Cooperativa di comunità Brigì – Mendatica (IM) formata da ragazzi che sono riusciti a tenere viva la valle creando nuovi posti di lavoro attraverso lo strumento della cooperativa di comunità, per passare a Dossena (BG), dove la Cooperativa di comunità I Rais sta rilanciando l’economia locale e contrastando l’abbandono del territorio montano attraverso l’offerta di servizi di carattere sociale, valorizzando i prodotti del territorio e promuovendo attività turistiche”. Sono tantissimi i progetti premiati contro lo spopolamento e per la valorizzazione delle comunità montane. Spicca l’azione della Fondazione Castel Pergine – Pergine Valsugana (TN) che ha deciso di acquistare, con sottoscrizione popolare, il Castello di Pergine allo scopo di tutelarlo come bene comune, farne un centro di conoscenza e cultura e un modello di turismo sostenibile. C’è la Società “Sviluppo Turistico Grumes Srl” (TN) per l’impegno nel rivitalizzare un piccolo paese di mezza montagna, Grumes, che è diventata la più piccola Cittaslow del mondo.

Vessillo verde anche per il Centro di vacanze e formazione di Salecina, nel Canton Grigioni (CH), che da quest’anno ha deciso che con il clima non si scherza. I visitatori lascino le auto a casa! A Rotzo, il comune dell’altopiano di Asiago (VI), è stato premiato per l’Ecomuseo Cimbro dei Sette Comuni (Comune di Rotzo – Provincia di Vicenza), legato alla valorizzazione ambientale e storica degli antichi percorsi e sentieri e per l’attenzione rivolta all’aspetto etnografico/culturale e delle sue radici Cimbre e preistoriche. L’attenzione per la montagna, cura e volontariato le parole chiave dell’ITIS Q. Sella di Biella e Gruppo Alpinistico Scolastico (GAS) delle scuole primarie e secondarie dell’IC di Valdilana (BI) che, insieme alle sezioni locali del CAI, hanno fatto un importante lavoro di manutenzione e segnalazione di oltre 150 km di sentieri delle valli Oropa, Elvo e Cervo dei sentieri, accompagnato da una costante sensibilizzazione sull’ambiente montano. Le Bandiere Verdi 2022 sono state premiate ieri a Chiaverano (TO) in occasione del VI SUMMIT nazionale organizzato e promosso da Legambiente nell’ambito della campagna di informazione di Carovana delle Alpi che quest’anno compie vent’anni. Il SUMMIT, dal titolo “STRATEGIE IN COMUNE- Percorsi di progettazione condivisa su: comunità energetiche, turismo, agricoltura/foreste e green communities”, realizzato in collaborazione con Dislivelli e con il contributo del comune di Chiaverano e AEG cooperativa, ha visto la partecipazione di un centinaio di persone provenienti da tutto l’arco alpino in rappresentanza delle bandiere verdi. Inoltre, il SUMMIT è stato l’occasione per confrontarsi sul tema insieme ad esperti del settore e realtà locali e per festeggiare insieme i vent’anni di Carovana delle Alpi, campagna ideata dall’associazione ambientalista nel 2002 per raccontare le Alpi, un ecosistema fondamentale per la conservazione della biodiversità in Europa, reso fragile dalla crisi climatica e da uno sfruttamento eccessivo delle risorse.

LE BANDIERE NERE

Non ci sono solo grandi esempi di sostenibilità, cura dell’ambiente e dei beni storici, nel report di Legambiente spiccano anche le bandiere nere, come le 3 che incassa il Piemonte: sono 10 in tutto (1 in Valle d’Aosta, 1 in Lombardia, 1 in Alto Adige, 1 in Trentino, 1 in Veneto, 1 in Friuli-Venezia Giulia e 1 speciale nelle Marche). Bocciato un progetto per la “cancellazione di sentieri con rilevante valore documentale e culturale (transumanza alpina) nel Comune di Camandona a causa della realizzazione di alcune strade carrabili di dubbia utilità”. Altra stangata al Piemonte per “il mancato rilascio del deflusso minimo vitale (DMV) nella derivazione d’acqua ad uso idroelettrico dal fiume Sesia in Località Baraggiolo del Comune di Varallo Sesia (VC). Infine, “per la scelta di investire 2 milioni e mezzo di euro in 4 piccole stazioni sciistiche del cuneese sotto i 2000 metri, quota considerata dagli esperti insostenibile con i cambiamenti climatici in atto”. C’è una tirata d’orecchie anche per la Valle D’Aosta: “Per la scelta di investire sulla ristrutturazione degli impianti di risalita del Col de Joux, da tempo sottoutilizzati a causa del cambiamento climatico”. Una sola bandiera nera per la Lombardia, a causa dei 60 anni di rifiuti pericolosi depositati in Val di Rogno (SocietàPontenossa spa) nei comuni di Gorno, Premolo e Ponte Nossa (BG)”. Il Trentino rientra nella lista delle bandiere nere per “la costruzione della pista di Ski-roll in località Violtra Frassanida con l’asfaltatura di consistenti spazi naturali”. L’Alto Adige, invece, “per aver finanziato, approvato e realizzato un nuovo impattante impianto di collegamento a Fune tra la località San Cipriano (Comune di Tires) e Malga Frommer (Comune di Nova Levante)”. “Per l’ostinazione nel voler ricostruire la pista da bob a Cortina”, anche il Veneto riceve la bandiera nera Legambiente. Il Friuli Venezia Giulia entra nella lista nera perché il Comune di Clauzetto “ha autorizzato la costruzione di una struttura edilizia privata sulla sommità del Monte Rossa visibile, a grande distanza, dalla pianura in un’area di rilevante interesse dal punto di vista faunistico”. Un posto speciale tra le bandiere nere se lo guadagnano anche le Marche: “Per aver scelto di investire 36 milioni di euro con l’intento di rilanciare il comprensorio montano di Sarnano, attraverso il ‘Sistema Integrato della Montagna, Sarnano – Monti Sibillini (MC)’. Un progetto dispendioso che rischia di trasformare un’importante area naturale in un luna park”.