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Piantiamo un milione di nuovi alberi e salviamo quelli che possono essere salvati. Il programma Tree Cities of the World della Fao

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LECCE – Di recente nella zona della circonvallazione leccese l’amministrazione ha deciso di abbattere alcuni pini che danneggiano il manto stradale. Le polemiche si affastellano. Potevano essere salvati? Il valore ecologico di ogni albero abbattuto ammonta a migliaia di euro, sul piano dell’ossigeno e del surriscaldamento le piante svolgono un ruolo fondamentale nelle città cementificate. Un grande albero rappresenta un’enorme difesa. Adesso tutti si aspettano che vengano velocemente piantati nuovi alberi.

In campagna elettorale, qualche mese fa, qualcuno ha promesso di piantare un milione di alberi. Ne abbiamo bisogno soprattutto nelle città. Torino, Milano, Modena, Cesena, Padova e Lignano Sabbiadoro sono sulla buona strada, perché sono città che sono passate all’azione e adesso spiccano tra le 139 Tree City of the World, un programma promosso dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), per riconoscere le metropoli che difendono i loro boschi, gli alberi e il verde urbano. Per essere considerata una “città degli alberi” bisogna individuare a chi spetta la responsabilità della gestione del verde urbano nel territorio comunale: può essere un membro della municipalità, un dipartimento della città o un gruppo di cittadini, ed è chiamato “Tree Board”.

A Milano c’è un programma in atto che si chiama “Forestami” in cui vengono individuate sempre nuove zone per piantare alberi. Ma per essere considerata “Tree city” è necessario anche un regolamento che disciplini la gestione delle foreste e degli alberi, citando le migliori pratiche o gli standard di settore per la cura delle piante e la sicurezza dei lavoratori, dove e quando si applicano e le sanzioni nel caso in cui non vengano rispettate. Ci vogliono un inventario, il monitoraggio degli alberi e una giornata all’anno che sensibilizzi i cittadini al rispetto della natura è faccia capire l’importanza di una città “green” per la salvezza dei nostri polmoni: tante città sono sulla strada giusta.

Nel mondo le grandi metropoli di stanno dando da fare: persino a New York stanno piantando un milione di alberi. Ma, per ora, la città più virtuosa è Melbourne in Australia, che ha portato avanti negli anni una strategia di forestazione urbana che coinvolge i cittadini: sono state piantate 75mila piante del valore di quasi 800 milioni di dollari. Oggi la foresta urbana di Melbourne è una delle risorse più importanti della città: è un bel posto in cui vivere e gli alberi svolgono un ruolo cruciale nel mantenere l’ambiente sano, contribuendo a rimuovere l’inquinamento e a mantenere fresca la città. Il comune di Melbourne non ha autorità sugli alberi delle proprietà private, ma può intervenire se i cittadini chiedono protezione. L’esempio australiano è importante: il surriscaldamento delle città può essere tamponato con delle piccole “foreste metropolitane”. In Italia c’è un governo nuovo, attendiamo che le promesse diventino realtà: un milione di alberi per le nostre città!