Decine di migliaia di fans e curiosi hanno affollato i Jova Beach Party, ma la polemica continua. Secondo il professore Mario Tozzi, i concerti con 50 mila persone non sono sostenibili da alcun sistema naturale, “soprattutto dalle nostre spiagge già compromesse”. Dei JBP ne abbiamo parlato qualche mese fa, perché il celebre artista italiano ha impostato il tour come una grande festa ecologista, dove si sensibilizzano i giovani al rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema marino. Qualcuno ha accusato Jovanotti di Greenwashing, cioè attività finto-ecologista come strategia di comunicazione per attrarre i consensi degli ambientalisti e continuare a fare i concerti sulle spiagge. Gli haters si sono scatenati e c’è chi ha postato le immagini del “dopo-concerto”, per suggestionare il pubblico social. Ma la realtà è che il tour di Jovanotti si può definire il più green mai fatto in Italia.
“Tutto è stato fatto bene in collaborazione con WWF (io non ho competenze specifiche, loro ne hanno)” – ha spiegato Jovanotti alla Stampa. Tutti i permessi delle autorità competenti, locali, regionali e nazionali, di una burocrazia lenta e farraginosa sono stati ottenuti. “Un lungo lavoro di monitoraggio e ricerca da parte del WWF nazionale che ha coordinato un team di tecnici ed esperti, ha scandagliato ogni metro quadro e valutato tutte le questioni perché tutto si svolgesse sempre in aree senza criticità ecologica di nessun tipo” – ha spiegato l’artista. C’è un lungo lavoro dietro per applicare tutte le soluzioni possibili per la raccolta di rifiuti, eliminazione di materiali non compostabili, pulizia preventiva e successiva agli eventi, perfino le frequenze sonore, attenzione ai dettagli, coinvolgimento del pubblico sui temi della sostenibilità, rispetto delle normative di legge. Dietro ogni concerto c’è un’équipe di esperti ambientalisti. Tra l’altro i posti dove Jovanotti suona sono già frequentati da decine di migliaia persone di persone per altri eventi e anche per godersi il mare. Dunque sono già dei posti “iper-antropizzati”. “Siamo la più grande iniziativa che parla di ambiente in Italia” – spiega l’artista. L’evento si svolge, del resto, con ampi spazi alla cultura ecologista (video, interventi e slogan) Le chiacchiere stanno a zero.