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Riciclare CO2 per alimentare batterie: l’innovazione made in Italy che trasforma il problema in una soluzione

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MILANO – L’anidride carbonica, che oggi è un problema per la crisi climatica, è già diventata una risorsa.Energy Dome”, un’azienda dinamica con sede a Milano, fondata nel febbraio 2020, si è concentrata sulle soluzioni di stoccaggio dell’energia di lunga durata che sblocca l’energia rinnovabile rendendo l’energia solare ed eolica sempre disponibile utilizzando la batteria di CO2. È una soluzione tecnologica innovativa per la conservazione della risorsa energetica a meno della metà del costo delle grandi batterie a ioni di litio. Il primo sistema di questo genere sorgerà in Sardegna con una taglia di 2,5MWe e 4MWh, ma il progetto mira ad avere capacità superiore.

Gli accumuli di energia possono variare da 3 a 16 ore: il progetto dimostrativo ha offerto prestazioni straordinarie. La CO2 è uno dei pochi gas che può essere condensato e immagazzinato come liquido sotto pressione a temperatura ambiente. Ciò consente lo stoccaggio di energia ad alta densità senza richiedere temperature criogeniche estreme. “La batteria di CO2 è un sistema di stoccaggio dell’energia a lunga durata e su larga scala basato su un processo termodinamico che immagazzina in modo efficiente l’energia manipolando la CO2 in diverse condizioni di stato in una trasformazione termodinamica chiusa – spiegano i costruttori – La batteria di CO2 può funzionare in modalità di ricarica (assorbendo energia dalla rete) e in modalità di scarica (restituendo l’alimentazione alla rete)”. 

Quando si opera in modalità di ricarica, la CO2 viene prelevata da un porta gas atmosferico, la cupola, e compressa in un compressore inter-refrigerato. Il calore generato dalla compressione viene immagazzinato in due sistemi di stoccaggio dell’energia termica. La CO2 viene quindi condensata e immagazzinata sotto pressione a temperatura ambiente nei recipienti liquidi di CO2. Quando il sistema funziona in modalità di scarico, la CO2 liquida viene evaporata e riscaldata recuperando calore dai sistemi di stoccaggio dell’energia termica. Il flusso di CO2 si espande quindi in una turbina riscaldata, restituendo energia alla rete e viene immagazzinato nella cupola a temperatura e pressione ambiente senza alcuna perdita nell’atmosfera”. La batteria di CO2 utilizza solo acqua, acciaio e CO2, prontamente disponibili sul mercato da più fornitori. Dunque, c’è una nuova possibile soluzione al grande problema delle batterie e del reperimento delle materie prime per costruirle.