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Siccità, il monito di Legambiente: “Il Clima è già cambiato”. Alcune aree della Sicilia sono desertificate. L’approccio circolare

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SICILIA – L’Italia sta facendo i conti con i cambiamenti climatici da nord a sud: abbiamo sottovalutato l’allarme per decenni e ora ci troviamo con un caldo agostano a giugno, i fiumi senz’acqua e alcune zone del sud completamente desertificate. Alcune zone della Sicilia già stanno pagando un prezzo altissimo: la loro vegetazione si sta trasformando e sta diventando simile a quella del deserto. Il capo della protezione civile Fabrizio Curcio non esclude il razionamento dell’acqua in molti comuni. In Italia dobbiamo fare i conti con il 40-50% di acqua piovuta in meno quest’anno rispetto alle medie degli ultimi anni. A questo aggiungiamo un altro dato devastante: fino al 70% di neve in meno. Ci sono fiumi, come il Po, che sono arrivati fino quasi a prosciugarsi in alcuni tratti. La situazione generale è di carenza di risorsa idrica, di pioggia, di acqua: l’elemento più importante per la vita del pianeta e per l’economia generale. Pochi giorni fa (il 17 giugno) si è celebrata la Giornata Mondiale contro la Desertificazione. Il report di Legambiente, diffuso nel 2021, aveva un titolo che era già un monito: “Il clima è già cambiato”.

Se non vogliamo trasformare i nostri bellissimi paesaggi in un deserto, dobbiamo cominciare a ripensare tutta la gestione dell’acqua. Nel resoconto degli ambientalisti spiccano paesi dell’Europa meridionale a rischio desertificazione, che subiscono già da anni lo stress idrico. Le percentuali delle popolazioni con problemi d’acqua sono altissime: Spagna (22milioni: 50% della popolazione nazionale), Italia (15 milioni: 26%), Grecia (5,4 milioni: 49%) e Portogallo (3,9milioni: 41%). Si stima che per gli eventi legati alla siccità l’Italia abbia già perso negli ultimi anni 5 miliardi di dollari. Ecco perché in questi giorni Legambiente continua a insistere sulla necessità di puntare su un’economia circolare dell’acqua: riutilizzo in agricoltura, nell’industria e negli usi domestici, impianti di dissalazione per utilizzare l’acqua del mare nelle emergenze, lotta agli sprechi, tubature senza perdite e gestione più oculata della risorsa più importante per l’intera umanità.