Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, che punta sul Polo dell’idrogeno e sul turismo sostenibile, ma deve fare i conti con 23 milioni di turisti

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    VENEZIA – In Italia esiste una città che riesce ad essere popolata da milioni di turisti pur restando silenziosa, senza auto, con una cultura millenaria e un’architettura che è pura arte e bellezza. Venezia, a 1600 anni dalla sua fondazione, punta a diventare Capitale Mondiale della Sostenibilità: c’è un progetto in campo che nasce con l’obiettivo di promuovere un modello ambientale, economico, sociale e urbanistico per lo sviluppo sostenibile del Comune e della Laguna Veneta. Ha già preso il via un laboratorio a cielo aperto che guarda al futuro, un luogo di innovazione e d’avanguardia culturale e tecnologica in chiave sostenibile.

    Nonostante i milioni di turisti che affollano la “più antica città del futuro”, Venezia si sforza di essere sempre più “green”. A Venezia nascerà un Polo dell’Idrogeno che troverà sede nell’area industriale dismessa di Porto Marghera, con ricadute positive su tutto il territorio veneto mediante la creazione di una filiera dell’idrogeno, una “Hydrogen Valley”; la decarbonizzazione e la circolarità dei rifiuti; la promozione di VeniSIA (Venice entrepreneurial international Sustainability Innovation Accelerator) quale centro di innovazione e accelerazione sui temi della sostenibilità. La città apre le sue porte al dibattito sui temi ambientali: con la Biennale della sostenibilità gli scienziati di tutto il mondo si riuniranno per discutere delle innovazioni ecologiche. Inoltre, a Venezia viene incoraggiata l’evoluzione verso un modello turistico sostenibile attraverso il ricorso alle tecnologie digitali nella gestione dei flussi e dei servizi offerti.

    LE CRITICITÀ DA RISOLVERE 

    Eppure, la città si sta spopolando: ci abitano 50 mila veneziani, ma 23 milioni di turisti all’anno richiedono interventi urgenti. A gennaio del 2023 prossimo sarà imposto un contributo di accesso per ottenere maggiori risorse per smaltire i rifiuti (la produzione è oltre la sostenibilità), risolvere i problemi della mobilità e risanare i danni causati dal moto ondoso prodotto anche dall’aumento del traffico di taxi e barche private. Il sindaco pensa alla sperimentazione dei tornelli all’ingresso per capire se si può calmierare il flusso turistico. Da luglio la prenotazione sarà “consigliata” in cambio di sconti, ma da gennaio 2023, il ticket di ingresso sarà obbligatorio, come annunciato dal sindaco Luigi Brugnaro.